Se hai bisogno di nuovi infissi a Bergamo, leggi la storia che sto per raccontarti! Sono sicuro che ti darà molti spunti interessanti, anche se si tratta di un caso di sostituzione infissi presso un capannone industriale. Ma – come vedrai continuando nella lettura – ogni “caso” risolto grazie a Expert Colibrì può rivelarsi ricco di suggerimenti.

Quante cose possono succedere quando si effettuano lavoro di sostituzione infissi (a Bergamo, in questo caso)? E di quanti aspetti bisogna tener conto? La storia di questo lavoro è un buon riassunto di una ampia ed interessante casistica. Ti faccio solo un piccolo spoiler: tutto si risolve per il meglio (grazie al Metodo Expert Colibrì).

Quindi, tutto quello che devi fare ora è continuare a leggere questo caso studio e scoprire come lo abbiamo risolto.

Cominciamo!

Siamo nel bel mezzo del periodo in cui tutta Italia era chiusa in casa per la pandemia, quindi tra Marzo e Aprile del 2020.

Nonostante non fossimo direttamente operativi dal punto di vista dei cantieri, continuavamo a lavorare da casa e a rispondere alle richieste e ai bisogni dei clienti.

Del resto, non potevamo fare molto altro in quel periodo. Ed è così che abbiamo conosciuto Alberto.

In uno di quei pomeriggi, dunque, riceviamo la telefonata di Alberto che ci racconta di aver acquistato un capannone nel comune di Nerviano in cui avrebbe dovuto trasferire l’intera azienda, un’azienda che si occupa di produzione e commercializzazione di sistemi di automazione industriale.

Al telefono, Alberto ci racconta a grandi linee com’è fatto il capannone e ci invia qualche foto della costruzione, fornendoci dettagli sulla situazione in cui versava in quel momento.

Per la precisione, il capannone risaliva alla seconda metà degli anni Sessanta, con una superficie di oltre 1000 mq e originariamente ospitava una grossa carpenteria della zona.

Ora, ti invito a immaginare che cosa significava raccogliere quel tipo di richiesta in un momento come quello: eravamo in piena pandemia, con tutta l’Italia chiusa in casa e i mini lockdown periodici che venivano decisi qui in Lombardia.

Significa che la difficoltà nel reperire informazioni e svolgere i sopralluoghi era immensa, tutto si svolgeva nei rari momenti in cui ci veniva consentito andare a lavoro.

Meno male che dalla nostra avevamo l’efficienza degli strumenti che utilizzavamo.

Una su tutti: l’Analisi Expert.

L’Analisi Expert: l’efficacia che batte il lockdown per una installazione infissi a Bergamo

Prendiamo accordi con Alberto per recarci presso il capannone e lì facciamo la conoscenza di questo ragazzo di circa 35 anni, figlio di Giancarlo, fondatore dell’azienda 20 anni prima.

Il capannone risultava vuoto di macchinari, ma pieno di macerie. Del resto, era appena stato acquistato all’asta.

Le finestre da sostituire si trovavano a circa 8 metri di altezza, per cui – per effettuare l’analisi migliore possibile – decidiamo di salire sul tetto e iniziare la nostra indagine.

Quello che tassativamente Alberto in quel momento ci chiedeva era di eliminare la minima possibilità di un’infiltrazione di acqua, dal momento che sarebbero stati montati dei pannelli per fungere da controsoffitto, da cui sarebbero passati cavi elettrici. In più, il capannone avrebbe ospitato i macchinari di produzione e i componenti che venivano prodotti, che avevano un valore di qualche milione.

Ricapitolando: occorreva creare una tenuta stagna che durasse per sempre come prima e imprenscindibile azione.

Sul tetto del capannone: Ritorno al Futuro…infissi a Bergamo edition

Una volta saliti sul tetto, la situazione ci è apparsa subito chiara: c’erano infissi in ferro con vetro retinato, i classici vetri degli anni Sessanta che venivano installati anche in alcuni ambienti delle case, tipo gli scantinati.

Si trattava di 70 metri di vetrate composte da finestre di circa 90 cm per un’altezza di 1,40 metri, ripetute su 3 bancate. Quindi, nel complesso, 210 metri di finestre da disinstallare. Occorreva poi trasportare sul tetto i nuovi infissi e installarli con un sistema che avrebbe garantito una tenuta stagna perenne. In ultimo, bisognava smaltire i vecchi telai con i vetri.

Sembra facile a dirsi, ma le complicazioni pian piano sono saltate fuori proprio durante l’Analisi.

Meno male che l’Analisi c’é: i problemi rilevati grazie alla prima fase del Metodo Expert Colibrì

Il primo problema rilevato grazie all’Analisi Expert era classificabile come “facile”: le vecchie finestre erano tutte di ferro, saldate tra loro e mancate al cemento armato della struttura.

Il secondo problema presentava già una difficoltà medio-alta: il piano di lavoro era unicamente esterno, 3 cm oltre la finestra, e qualsiasi pezzo o detrito sarebbe caduto all’interno del capannone.

A questo, si aggiungeva il fatto che durante le nostre operazioni ci sarebbero stati degli operai che avrebbero lavorato al rifacimento del cappotto esterno e – insomma – dovevamo scongiurare il pericolo che un infisso in ferro finisse in testa a uno di loro.

Il terzo problema, infine, rappresentava un grado di difficoltà alto-altissimo: tutto doveva essere terminato entro 3 mesi.

Ti chiederai: “3 mesi non sono un tempo sufficiente per concludere un cantiere?”

La risposta è sì, ma solo se si lavora in una situazione normale e ideale, e non di certo in un periodo come quello, con frequenti mini-lockdown, materiali in parte irreperibili e persone che dovevano stare in quarantena al minimo sintomo di influenza.

Inoltre, eravamo solo al primo incontro e Alberto sembrava non avere le idee molto chiare su che tipo di aperture scegliere.

Insomma, avevamo praticamente paura di portare avanti il lavoro, avevamo timore di non riuscire a rispettare le tempistiche e le probabilità di consegnare il lavoro nei tempi richiesti erano veramente scarse.

Ma intanto avevamo i dati dell’Analisi che avrebbero potuto guidarci alla soluzione migliore.

Operazione “Tempi di consegna certi”

Terminata l’Analisi Expert, siamo tornati in ufficio per buttare giù un’idea su come impostare le operazioni, prima ancora di procedere con la progettazione degli elementi e della posa.

In quel momento, infatti, la priorità era rispondere alla domanda: “saremmo stati in grado di rispettare le tempistiche richieste?”

Prima di ogni cosa, quindi, abbiamo analizzato nel minimo dettaglio quanto fosse concreta la possibilità di garantire la consegna dei lavori nelle tempistiche dettate dal cliente.

Non potevamo contare su una certa elasticità che di norma esiste in cantiere, dal momento che sarebbero arrivate le squadre per posare il controsoffitto e immediatamente dopo i macchinari super costosi.

Quindi, 3 mesi era il limite massimo da rispettare. Non c’era altro da fare.

Abbiamo riunito, quindi, tutte le figure di cui avemmo avuto bisogno, dai nostri tecnici e posatori, a chi effettua il servizio di trasporto con la gru. Raggruppata la squadra che potesse garantirci al 90% il rispetto dei tempi, siamo passati alla parte che ci consentiva di chiudere il cerchio al 100%: il cliente doveva decidere effettivamente che tipo di aperture desiderasse installare.

Non era possibile optare per aperture fisse, perché non a norma; inoltre la possibilità di apertura manuale era da escludere, vista l’altezza da terra. Abbiamo optato, quindi, per una superficie fissa per circa il 70% e per alcuni elementi ad apertura a vasistas motorizzata in punti strategici scelti dal cliente.

Infissi a Bergamo: la progettazione e la Posa Sublime©

Risolto il problema principale, siamo quindi passati alla progettazione degli elementi (ricordo che in questa fase non avevamo ancora definito niente con il cliente, eravamo dei semplici potenziali fornitori). Abbiamo, quindi, analizzato tutti i dati che siamo soliti rilevare con il Metodo Erxpert Colibrì e abbiamo progettato la posa in modo tale da poter garantire esattamente ciò che ci richiedeva il cliente: una tenuta stagna a prova di bomba per tutti gli anni in cui l’azienda avesse avuto sede in quel capannone.

E questo tipo di tenuta stagna è possibile solo con materiali e installazioni particolari e studiati ad hoc sul singolo caso specifico: presso il capannone, ogni campata di finestre rappresentava un caso singolo. Avevamo, quindi, 3 casi diversi da progettare attentamente.

Questo succede spesso anche in una casa comune: ogni stanza rappresenta una storia (e quindi una progettazione) a sé, un caso specifico che va attentamente esaminato e studiato per evitare errori che compromettono il risultato.

È inutile andare in sopralluogo e prendere due misure in croce senza considerare la situazione nel profondo e solo dopo notificare al cliente che sussistono dei problemi da considerare e delle soluzioni diverse da adottare.

Nel caso del capannone di Alberto, i problemi erano per fortuna evidenti e facili da riscontrare per noi, ma dovevano essere presi in considerazione in maniera molto seria e soprattutto risolti prima di proporre un’ offerta al cliente.

Sai che figuraccia avremmo fatto se non avessimo preso in considerazione tutti gli elementi e se il cliente ci avesse comunque affidato il lavoro senza sapere che poi durante tutto il processo fossimo incappati in questi problemi?!

La classica figura di chi non ha un sistema alle spalle che permette di operare in maniera chiara e senza sorprese dell’ultimo minuto!

Con una “piccola” differenza: con una commessa di questo tipo, il danno sarebbe stato veramente enorme sia per noi che per il cliente.

Un Piano dei Lavori con tutte le garanzie, e il cliente si sente tranquillo

Quando abbiamo presentato il nostro Piano dei Lavori, il nostro cliente lo ha immediatamente accettato. A detta sua, tutte le garanzie che assicuravamo erano ciò che lui voleva e che nessuno gli aveva proposto prima. Eppure, per noi erano (e sono) elementi standard di cui teniamo conto nei nostri lavori e non abbiamo voluto aggiungere niente di più di quello che già offriamo da anni.

Quando abbiamo cominciato il lavoro, il cantiere è andato avanti senza intoppi e senza alcun problema. La verità è che avevamo studiato talmente bene la situazione che già dopo una settimana dall’ok del cliente siamo riusciti a fissare le date di posa (che abbiamo mantenuto e rispettato).

Abbiamo messo in campo il sistema Posa Sublime© che ha garantito una lavorazione serena.

Eravamo in piena estate ed il sole picchiava forte: purtroppo eravamo costretti a lavorare fuori, ma la squadra Colibrì, alla fine e nonostante gli sforzi, ha garantito il risultato promesso.

I dettagli del lavoro e quella bomba d’acqua “di prova”

La lunga vetrata era composta da parti fisse e da elementi ad apertura a vasistas con motore azionabile dall’interno per l’apertura.

I vetri che sono stati scelti erano di tipo STOPSOL, quindi in grado di smorzare l’intensità dei raggi solari ed evitare il classico effetto serra che si verifica dentro questi ambienti.

Per la realizzazione abbiamo utilizzato, a finitura, circa 450 metri di coprifilo in alluminio di colore bianco, che serviva a ricoprire e rendere gradevole agli occhi tutta la parte esterna.

Anche se questa parte non era a vista e magari nessuno la avrebbe notata né la noterà mai, a parer nostro non bisognava sottovalutare questo aspetto perché ci teniamo a rendere bello anche ciò che in pochi possono vedere (in questo caso la parte esterna degli infissi di un capannone, sul tetto a 8 metri di altezza).

Il coprifilo, tra l’altro, fungeva anche da seconda barriera all’acqua diretta.

In caso di forte bomba d’acqua, infatti, la sua particolare forma è studiata per deviare il flusso che si può formare, impedendo il contatto diretto con altri materiali, specificatamente studiati anch’essi per evitare infiltrazioni di acqua. Abbiamo voluto esagerare in termini di protezione dall’acqua, ma volevamo essere assolutamente certi di quello che stavamo garantendo al nostro cliente.

E la risposta alla dovizia del nostro lavoro è arrivata appena qualche tempo dopo.

Qualche settimana dopo, infatti, proprio in quel comune (guarda caso) si è scatenato l’inferno con una tromba d’aria e un acquazzone incredibile.

Il nostro sistema è subito stato chiamato a dimostrare la sua validità e ha tenuto fede alla sua promessa. Il sistema anti-infiltrazione ha funzionato perfettamente, senza far passare la minima goccia d’acqua.

Il cliente super soddisfatto ci ha quindi chiesto di cambiare anche gli infissi della scala esterna (circa 20 metri per 6 di altezza) e noi abbiamo preso in carico il lavoro impiegando lo stesso processo.

Ma questa è un’altra storia che racconterò successivamente perché merita di essere raccontata.

Se anche tu vuoi avere il massimo delle garanzie per i tuoi lavori e ottenere il risultato che desideri come Alberto per i tuoi infissi a Bergamo, Monza o in Lombardia, compila il form che trovi in fondo a questa pagina e parlaci del progetto che vuoi realizzare.

Oppure, puoi contattarci allo 0353051349 o inviare una mail a supporto@colibrifinestre.com.

Se vuoi prenderti ancora un po’ di tempo, prima di decidere se contattarci o meno, puoi conoscerci e sapere chi siamo cliccando qui.

Troverai video, consigli e informazioni per scegliere i tuoi nuovi serramenti senza errori.

A presto e grazie di avermi letto.

Ai tuoi lavori di casa!